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al testo di Gil
Una voce, l’alba, l’amore...
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È così colma di doni la tua voce! La bellezza della tua nudità ti adorna: città d'oro. Quanto splendore nelle tue vesti interiori!
È un tessuto di luce il tuo dire, mentre io vengo con indosso i miei cenci, mendicante alla tua fonte cerco il filo d'oro del tuo canto, il calore che renda muta la mia parola.
Riempimi di stupore, terra benedetta! Nacqui per saperti dentro il mio respiro. Il mio destino non ha che le tue braccia come cielo.
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Gil
- 06/04/2020 10:27:00
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Fabrizio, perché scusarti? Tu offri sempre un punto di vista acuto, una capacità di lettura tra le righe; il tuo contributo è sempre prezioso, sia quando elogiativo sia quando critico. Lautenticità è sempre un valore. In questo caso, a mio modesto parere, non hai sbagliato: i miei "debiti" poetici sono molti, poiché non ho un mio stile, non possiedo gli strumenti tecnici e la consapevolezza del poeta (prima o poi scriverò il manifesto dei non-poeti, arruffati (termine che mi è stato donato) e frammentati) e di cui neppure mi rendo forse pienamente conto (ecco il pregio di un lettore come te e molti altri, direi tutti e ciascuno). Grazie e un caro saluto
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Gil
- 06/04/2020 10:14:00
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Grazie, Laura, è sempre un dono il tuo venire con le parole, sia da Poetessa sia da Lettrice.
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Fabrizio Giulietti
- 05/04/2020 10:02:00
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Scusa Gil, mi sono espresso male. Intendevo soltanto riferirmi alla particolare spiritualità si alcuni versi, non altro. Un caro saluto e buona domenica.
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Laura Turra
- 05/04/2020 04:33:00
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Se sia vero quel che afferma Fabrizio, non so, di certo noi che ne abbiamo conosciuto e ne conosciamo la bellezza poetica, ci sentiamo tutti un po’ fratelli e sorelle di Amina. Tu, Gil, forse a maggior diritto. Io ti lascio un piccolo commento sui tuoi versi: risuonano di tanta amorosa dolcezza, sono un inno cantato a fil di voce, una dichiarazione d’amore, con una chiusa meravigliosa che fa desiderare di essere il terminale di un amore così puro. Ti abbraccio forte.
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Gil
- 04/04/2020 21:41:00
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Fabrizio, fai un torto alla grande Amina (che io e te e molti di più ammiriamo);tuttavia, anche il figlio meno somigliante può ricordare in alcuni tratti coloro che lo hanno generato. Infine, ricordando la Jong di "Come salvarsi la vita", mai saremo assolutamente originali, ma sempre di qualcuno debitori di parole. Grazie, Fabrizio, mai passi invano...
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Fabrizio Giulietti
- 04/04/2020 12:25:00
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Davvero molto bella… Sai, mi sbaglierò, ma a tratti sento riecheggiare la poetica della grande Amina...
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